Chi c’è stato sa quanto graziosa e ben conservata sia Serravalle, quartiere a nord del comune di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso. Uno scrigno adagiato sulle Prealpi Trevigiane, nella gola tra il Monte Marcantone e il Monte Baldo. Perfetta destinazione per trascorrere un piacevole pomeriggio passeggiando tra le viuzze del centro storico e percorrendo il sentiero che porta al suggestivo santuario di Sant’Augusta, simbolo della città!



Il fiume Meschio attraversa il centro storico di Serravalle



Dal centro di Serravalle è visibile, sulla collina in lontananza, il santuario di Santa Augusta
Incominciamo con l’inquadrare storicamente questo borgo. Serravalle fu un tempo cittadina autonoma sotto il dominio austriaco, proprio come la vicina Ceneda, e rimase tale fino al 1866 quando il Veneto entrò a far parte del Regno d’Italia e i due comuni di Serravalle e Ceneda si riunirono andando a formare l’odierno comune di Vittorio Veneto (così chiamatosi in onore del re Vittorio Emanuele II). Serravalle occupò una posizione strategica sia per i commerci che per le vie di comunicazione, vedendosi così parte di un importante sviluppo economico ed urbanistico, in particolar modo sotto il dominio veneziano, la cui sontuosità è tutt’oggi testimoniata dalle facciate dei maestosi palazzi che adornano le vie del centro.
Diamo uno sguardo al centro storico prima di salire al santuario. Incorniciata dalle dolci colline circostanti e solcata dalle tranquille acque del fiume Meschio, Serravalle vi farà innamorare per gli scorci che saprà regalarvi. Partite dall’elegante Piazza Flaminio, pavimentata in pietra d’Istria, con la Torre Civica e la Loggia della Comunità (oggi Museo del Cenedese).



Piazza Marcantonio Flaminio a Serravalle
Lasciatevi incuriosire dalle viuzze che si snodano a partire da Piazza Flaminio e percorretele volgendo lo sguardo all’insù, oltre i portici, per ammirare l’eleganza dei secolari palazzi signorili, ricchi di affreschi ed elementi decorativi. Non potete non imboccare Via Martiri della Libertà, fiancheggiata da pregevoli dimore e ricca di negozietti artigianali e attività commerciali. Questa via, scendendo da Piazza Flaminio, taglia il cuore dell’antica cittadella di Serravalle e conduce fino al centro di Vittorio Veneto.



Uno scorcio dell’affascinante Via Martiri della Libertà
Dalla piazza, oltrepassate il ponte sul Meschio per incontrare il duomo di Santa Maria Nova e, adiacente ad esso, l’imponente scalinata di Sant’ Augusta. Dalla cima di questa scalinata in pietra parte la passeggiata panoramica, della durata di mezz’ora circa, che conduce al santuario arroccato alle pendici del Monte Marcantone. Considerate che il terreno in molti tratti è ciottoloso/sassoso e leggermente sconnesso, quindi… scarpe comode!



La monumentale scalinata di Sant’Augusta a Serravalle



La statua di Sant’Augusta nel punto in cui parte il sentiero
Ci troviamo nella parte finale dell’Alta Via delle Dolomiti n. 6 (conosciuta anche come “Alta Via dei Silenzi”), un percorso di 180 km che collega Sappada a Vittorio Veneto.
Lungo quest’ultimo tratto di cammino, completamente avvolti dalla vegetazione, incontrerete una serie di oratori e capitelli secenteschi, uno per ogni tornante, edificati dai Serravallesi per sciogliere un voto fatto alla Santa che preservò la città dalla peste nel 1630.



Il sentiero che conduce al santuario e una delle sette cappelle che si incontrano lungo la via
Oltrepasserete anche un capitello particolarmente caro al paese, ai piedi del quale è posta una pietra ottagonale. In quello stesso luogo, secondo la leggenda, avvenne il miracolo operato da Sant’Augusta, in cui i pani per i poveri furono trasformati in fiori di campo, per deviare i sospetti del padre da sempre contrario alla benevolenza della figlia e alla sua fede cattolica. Augusta fu poi martirizzata proprio dal padre perché cristiana.
Giunti all’ultima cappella devozionale, vi troverete ad un centinaio di gradini di distanza dal santuario… ultime fatiche! Una volta in cima, godetevi la splendida vista sul Vittoriese dalla terrazza panoramica antistante la chiesa.



L’ultima cappella prima della gradinata finale



Gli ultimi gradini prima di giungere al santuario di Sant’Augusta e alla torre campanaria



Uno sguardo al panorama che si allarga sul sottostante centro storico di Serravalle e, in lontananza, su Vittorio Veneto
La storia di Sant’Augusta, martire e patrona di Serravalle di Vittorio Veneto, è interessante da scoprire e una visita al santuario può esercitare un fascino particolare. All’interno, sull’ala destra, sono custodite le spoglie della Santa racchiuse in uno splendido altare adornato da bassorilievi marmorei, mentre sulla volta sono presenti una serie di affreschi tra i quali è raffigurata anche la Santa. Basta rivolgiate lo sguardo all’insù!



All’interno del santuario: l’altare con le reliquie di Santa Augusta e un affresco a lei dedicato
Proseguendo a sinistra del santuario, vedrete aprirsi una graziosa loggia a pianta quadrata sorretta da dodici arcate a sesto acuto, al centro della quale vi è un pozzo. Tutt’intorno, un’area verde dove potrete sostare e riposarvi mentre godrete di una meravigliosa vista sul Col Visentin.



L’interno della loggia, con le sue arcate a sesto acuto, fa da cornice alle colline circostanti
Ritornati al santuario, prima di scendere a Serravalle, troverete un piacevole ristoro dove è possibile bere e mangiare qualcosa. Se al ritorno voleste cambiare sentiero, potete scendere per la mulattiera verso nord che porta alla chiesa parrocchiale di Santa Giustina, altrimenti, come abbiamo fatto noi, potete ripercorrere la via dell’andata. Considerate che l’itinerario proposto è molto frequentato dai Serravallesi, in particolare la domenica pomeriggio; se preferite percorrerlo in tranquillità il mio consiglio è di approfittarne il sabato o, per chi può, nei giorni feriali.
Se volete approfondire la storia e le origini di Serravalle di Vittorio Veneto, sul portale del turismo di Vittorio Veneto potete sbizzarrirvi.
Vi lascio qui sotto anche il nostro video!
Spero con questo racconto di avervi trasmesso qualche spunto interessante per una prossima gita fuori porta alla scoperta di un territorio, quello trevigiano, davvero ricco di angoli suggestivi.
E se volete segnarvi un’altra chicca nei paraggi, sempre in provincia di Treviso, vi suggerisco gli affascinanti ruderi sospesi nel tempo dell’abbazia di Sant’Eustachio a Nervesa della Battaglia!
Alla prossima ♥
Che borgo incantevole. Silenzio, natura, chiesette da scoprire… ideale per un bel week end fuori, soprattutto in questo caldo autunno! Segno tutto, e sicuramente vi faremo una tappa nel prossimo road trip!
È davvero il posticino giusto per una bella passaggiata autunnale! E poi dall’alto del santuario di Santa Augusta si gode di una vista privilegiata sul centro cittadino 🙂
Premesso che adoro i borghi, i piccoli paesini da scoprire nel weekend, mi è piaciuto moltissimo il tuo racconto ed ho segnato Serravalle nella mia lista (abbastanza lunga) di località per gite fuori porta nel weekend. Grazie mille, davvero molto interessante!Ps: la loggia è fantastica così come la vista panoramica.
La loggia è un vero e proprio balcone sulle montagne circostanti, personalmente il luogo che ho trovato più caratteristico!
In abbinata a Serravalle potresti pensare di visitare anche la vicina Ceneda, con il Castello di S.Martino che domina il borgo dall’alto della sua collina… Mi farai sapere le tue impressioni se visiterai queste zone!!